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Esportare un certificato SSL da Apache a IIS

Molti hosting provider (tra cui Godaddy) mettono a disposizione tutta una serie di servizi per i loro clienti, tra cui la possibilità di creare N domini, con relativo pannello di controllo per la gestione delle zone DNS, fornire i cosiddetti certificati SSL per HTTPS e così via.

ssl.jpg

Poichè Godaddy non è una CA vera e propria (Certification Authority), i suddetti certificati devono essere “garantiti” da una terza parte (che prende il nome di Intermediate CA, vedi qui per approfondire). Proprio per questa ragione, dopo aver inviato la richiesta per il certificato SSL (mediante il cosiddetto file *.csr, acronimo di Certificate Signature Request), l’hosting provider in questione ci consentirà di scaricare tre file:

1) il certificato SSL vero e proprio (ad esempio miodominio.crt);

2) il certificato SSL della intermediate CA (sf_bundle.crt);

3) la chiave privata RSA (file *.pem).

I suddetti file non possono essere utilizzati “as is” nel caso di IIS, ma devono essere opportunamente esportati in formato pkcs#12 (vedi pkcs per approfondire). Di seguito la procedura relativa all’export:

Per prima cosa concateno il certificato SSL per il mio dominio a quello della intermediate CA:

cat sf_bundle.crt miodominio.com.crt >> miodominio.com.all.crt

Successivamente, mediante openssl, esporto il suddetto certificato in formato pkcs#12 (con estensione *.pfx):

openssl pkcs12 -export -out miodominio.com.pfx -inkey miodominio.com.pem -in miodominio.com.all.crt -name 'miodominio.com'

Infine, installo il suddetto file su IIS, facendo attenzione che il servizio sia in bind sulla porta 443 (HTTPS), ed il gioco è fatto.

Alla prossima.

Linux: packaging tool e proxy HTTP

Usate un packaging tool (aptitude, emerge, yum et similia) per scaricare ed installare i pacchetti sulla vostra macchina Linux? Non avete accesso diretto al Web e quindi necessitate di interfacciarvi con un proxy HTTP? Niente paura, basta seguire questi semplici passi.

variabili di ambiente, aptitude, yum, emerge, export, http proxy

Per prima cosa occorre definire la variabile di ambiente http_proxy, il cui valore dovrà essere simile al seguente:

nightfly@nightbox:~$ export http_proxy=http://192.168.1.1:3128/

dove 192.168.1.1 è l’indirizzo IP del proxy e 3128 la porta su cui è in ascolto.

Se il proxy richiede autentica, è necessario definire la variabile precedentemente citata usando la seguente sintassi:

nightfly@nightbox:~$ export http_proxy=http://username:password@192.168.1.1:3128/

Attenzione però, le variabili di ambiente valgono esclusivamente per l’utente che le definisce. Per fare in modo che una variabile d’ambiente possa essere utilizzata da tutti gli utenti del sistema, è necessario operare sul file /etc/profile:

nightfly@nightbox:~$ sudo nano /etc/profile

ed aggiungere la direttiva:

export http_proxy=http://192.168.1.1:3128/

oppure:

export http_proxy=http://username:password@192.168.1.1:3128/

in caso di autentica.

Infine, per listare le variabili di ambiente basta lanciare il comando:

nightfly@nightbox:~$ export -p

Done.