Nuovo server casalingo a risparmio energetico: migrazione completata

Finalmente il nuovo server è operativo (dopo aver completato la fase di tuning e di test, durata circa 2 giorni). Just a little pic:

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Dai primi esperimenti sembra solido come una roccia e non raggiunge mai carichi eccessivi, nonostante gli n servizi attivi. Staremo a vedere, ma tutti gli indizi portano ad essere ottimisti 😀

A presto.

Nuovo server casalingo a risparmio energetico: migrazione completataultima modifica: 2012-01-02T11:24:40+01:00da nazarenolatella
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6 pensieri su “Nuovo server casalingo a risparmio energetico: migrazione completata

  1. Ciao, complimenti per il blog, è ricco di materiale utilissimo.

    Dato che vorrei acquistare anch’io un server “casalingo” a basso consumo energetico, posso chiederti che cosa hai scelto?

    Grazie mille,

    Matteo

  2. Ciao complimenti x il blog e soprattutto x il lavoro… Ogni volta che sento di qualcuno che fa il sistemista sbavo… E si è proprio ciò che sogno di fare da grande…Ah ma se a te che sei ingegnere hanno detto (come ho letto) che sei troppo teorico, a me che mi sto laureando in fisica cosa diranno?
    Ps: io uso gentoo quotidianamente sul portatile e wtf lo dici dopo aver preoso familiarità e messo le use flag che realmente usi… In senso positivo ovviamente!
    Ciao a presto (tanto ora ti seguirò sempre)!

  3. Ciao Paolo,
    grazie per i complimenti, fanno sempre piacere.

    Sono contento che ci sia un giovane laureando che aspiri a fare il sistemista, ma attenzione, non è tutto oro quello che luccica. Mi spiego meglio: questo lavoro non è semplice, richiede grande concentrazione, tantissima passione, buone capacità intellettive, un costante aggiornamento ma soprattutto tanta, TANTA pazienza. Per esperienza, la causa dei problemi a cui potrai andare in contro saranno dovuti per il 40% alle macchine e per il 60% ai tizi che lavorano/collaborano con te.

    Quindi, in bocca al lupo 🙂

  4. Ciao Nazareno, bè che crepi allora il lupo!
    Onestamente ciò che adoro del “sistemista” (in quel pochissimo che ho potuto sperimentare con i semplici mezzi casalinghi) è proprio il dover avere pazienza: hai un problema da risolvere, con tanta pazienza devi trovarne la causa, e poi la soluzione, ma quanta più è la pazienza messa in gioco tanto più grande è la soddisfazione!
    Si credo ci sia un acronimo inglese per ciò che vuoi dire.. PEBKAC, no? 😉 E credo che sia buona cosa tenerlo a mente anche per evitare le piccole distrazioni in prima persona.

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