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Cisco 2811: utilizzare le route-map per creare delle regole di destination NAT basate su IP sorgente

Scenario

Supponiamo che si abbia a che fare con un ufficio centrale (main office) a cui sono collegati N uffici periferici (branch office) tramite dei tunnel VPN IPsec Site-to-Site dedicati (che concorrono a formare la classica topologia a stella). Supponiamo, inoltre, che i suddetti uffici periferici, per questioni di failover, debbano essere in grado di raggiungere i servizi presenti nell’ufficio centrale anche nel caso in cui i tunnel VPN non siano disponibili (passando quindi  direttamente per Internet).

vpn-ipsec1Utilizzando delle regole di destination NAT classiche, del tipo:

ip nat inside source static tcp 192.168.2.4 80 interface fastethernet0/0 80

(dove 192.168.4.2 è l’IP locale del server Web esposto su Internet), i branch office non saranno in grado di raggiungere il server in questione tramite il tunnel VPN (utilizzando il protocollo HTTP).

Ergo, il fatto che un determinato servizio sia pubblicato su Internet, implica automaticamente l’impossibilità di raggiungerlo anche tramite il tunnel VPN.

Per ovviare a tale problematica esistono 2 soluzioni: la prima, meno impegnativa (ma che richiede la modifica della URL lato client in caso di failover), consiste nel modificare la configurazione del server in modo tale che rimanga in ascolto su 2 porte distinte, ad esempio la TCP 80 per Internet e la TCP 81 per la VPN;  la seconda, più impegnativa (ma anche molto più scalabile), consiste nel creare sul nostro router Cisco 2811 (main office) delle route-map (che si avvalgono di opportune ACL) in grado di filtrare gli indirizzi IP sorgenti dei client che vogliono collegarsi al server Web. In questo modo, se la richiesta di connessione proviene da un determinato IP privato tipico di una VPN Site-to-Site (ad esempio 192.168.3.1), per essa non viene applicato il destination NAT; viceversa, nel caso in cui la richiesta di connessione provenga da Internet, verrà applicato il destination NAT come di consueto.

Ho definito la seconda soluzione come la più scalabile delle 2 per un semplice motivo: impostando la route-map sul router del main office e modificando sul nameserver locale il record di tipo A che punta all’IP del server Web, si può fare in modo che quest’ultimo possa essere contattato tramite tunnel VPN o tramite Internet a seconda dei casi senza dover modificare la URL lato browser (passando, ad esempio, da http://www.vostrodominio.com a http://www.vostrodominio.com:81).

Vediamo adesso come mettere in pratica la soluzione #2.

Configurazione del router Cisco 2811 (main office)

Per prima cosa occorre creare l’ACL in grado di “riconoscere” gli IP locali e di negare il destination NAT:

Router(config)# access-list 150 deny ip host 192.168.2.4 192.168.3.0 0.0.0.255
Router(config)# access-list 150 deny ip host 192.168.2.4 192.168.4.0 0.0.0.255
Router(config)# access-list 150 deny ip host 192.168.2.4 192.168.5.0 0.0.0.255
Router(config)# access-list 150 deny ip host 192.168.2.4 192.168.6.0 0.0.0.255
Router(config)# access-list 150 permit ip host 192.168.2.4 any

Successivamente creiamo la route-map vera e propria:

Router(config)# route-map nonat
Router(config-route-map)# match ip address 150

dove 150 è il numero dell’ACL estesa precedentemente definita.

Infine, associamo la route-map appena creata alla regola di destination NAT:

Router(config)# ip nat inside source static tcp 192.168.2.4 <IP Pubblico> 80 route-map nonat extendable

Ovviamente, affinchè la suddetta soluzione sia realmente scalabile, è necessario che il vostro collegamento ad Internet sia dotato di indirizzo IP pubblico statico.

Salviamo adesso la configurazione del nostro router:

Router# copy run start

e passiamo al vaglio alcune soluzioni alternative alle route-map.

1) Utilizzo dei record DNS di tipo SRV (vedi qui per ulteriori dettagli). Essi ci consentono non solo di specificare il protocollo di comunicazione ma anche la porta su cui è in ascolto il server, definendo una priorità per ciascuna entry che li compone:

_http._tcp.vostrodominio.com. 86400 IN SRV 0 5 81 www.vostrodominio.com.
_http._tcp.vostrodominio.com. 86400 IN SRV 1 5 80 www1.vostrodominio.com.

dove 0 e 1 sono le priorità, 81 e 80 le porte su cui è in ascolto il server. In caso di timeout sulla porta 81 e l’IP di www (raggiungibile via VPN) il browser “dovrebbe” switchtare automaticamente sulla 80 e l’IP di www1. Ho utilizzato il condizionale poichè non tutti i broswer supportano tale meccanismo ed un workaround (applicato però solo da alcuni di essi), consiste nel definire record A con il medesimo hostname ma indirizzi IP differenti: nel caso in cui la connessione al primo IP della lista vada in timeout, il broswer tenterà automaticamente di connettersi al secondo IP (e così via).

2) Utilizzo di un firewall interno per filtrare le connessioni in uscita (outbound). ln questo caso, grazie ad esso, potremmo creare delle regole ad hoc (source NAT) per il mapping delle porte di destinazione, ad esempio (utilizzando iptables):

[root@firewall ~]# iptables -t nat -A OUTPUT -p tcp -d www.vostrodominio.com --dport 80 -j DNAT --to-destination www.vostrodominio.com:81

Anche in questo caso, prima di applicare la suddetta regola di firewalling, sarà necessario modificare sul nameserver il record A per l’hostname www.

E’ tutto. Alla prossima.

Configurare il protocollo SNMP su un router Cisco 2811

In questo post abbiamo visto come configurare una linux box affinchè possa ricevere le trap SNMP. Adesso vedremo come configurare il portocollo SNMP (sia polling che trap) su un router Cisco 2811.

cisco2811Configurazione generica

Per prima cosa occorre accedere alla CLI del router in modalità ena e successivamente lanciare i seguenti comandi:

Router# conf t
Router(config)# snmp-server host <IP> keypublic
Router(config)# snmp-server community keypublic RO
Router(config)# snmp-server community keyprivate RW

Mediante il primo comando stiamo definento l’host target delle trap SNMP, mentre con il secondo ed il terzo comando specifichiamo rispettivamente la community string in lettura e quella in scrittura.

Abilitazione delle trap

A questo punto possiamo definire le trap che dovranno essere inviate alla nostra linux box, ad esempio:

Router(config)# snmp-server enable traps snmp
Router(config)# snmp-server enable traps vrrp
Router(config)# snmp-server enable traps hsrp
Router(config)# snmp-server enable traps tty
Router(config)# snmp-server enable traps ethernet cfm cc
Router(config)# snmp-server enable traps ethernet cfm crosscheck
Router(config)# snmp-server enable traps memory
Router(config)# snmp-server enable traps config-copy
Router(config)# snmp-server enable traps config
Router(config)# snmp-server enable traps resource-policy
Router(config)# snmp-server enable traps pppoe
Router(config)# snmp-server enable traps cpu
Router(config)# snmp-server enable traps syslog
Router(config)# snmp-server enable traps isakmp policy add
Router(config)# snmp-server enable traps isakmp policy delete
Router(config)# snmp-server enable traps isakmp tunnel start
Router(config)# snmp-server enable traps isakmp tunnel stop
Router(config)# snmp-server enable traps ipsec cryptomap add
Router(config)# snmp-server enable traps ipsec cryptomap delete
Router(config)# snmp-server enable traps ipsec cryptomap attach
Router(config)# snmp-server enable traps ipsec cryptomap detach
Router(config)# snmp-server enable traps ipsec tunnel start
Router(config)# snmp-server enable traps ipsec tunnel stop
Router(config)# snmp-server enable traps ipsec too-many-sas

Inutile dire che la tipologia di trap da abilitare dipende strettamente dalla configurazione del router, dalle feature abilitate (VPN IPsec), dal tipo di connessione WAN (PPP), ecc.

Polling SNMP tramite Nagios

Premesso che gli OID SNMP possono variare in base alla versione di IOS installata sul nostro router (a tal proposito vi consiglio di consultare questo sito), per prima cosa occorre definire i comandi specifici (all’interno dei file /etc/nagios/object/commands.cfg) che dovranno essere utilizzati dal nostro NMS per interrogare il dispositivo target.

Eccone un esempio:

# 'check_snmp_if_status' command definition
define command{
        command_name    check_snmp_if_status
        command_line    $USER1$/check_snmp -t 20 -H $HOSTADDRESS$ -C $ARG1$ -o $ARG2$ -r $ARG3$
        }
# 'check_snmp_cpu_load' command definition

define command{
        command_name    check_snmp_cpu_load
        command_line    $USER1$/check_snmp -t 20 -H $HOSTADDRESS$ -C $ARG1$ -o $ARG2$ -w $ARG3$ -c $ARG4$
        }

# 'check_snmp_used_memory' command definition

define command{
        command_name    check_snmp_used_memory
        command_line    $USER1$/check_snmp -t 20 -H $HOSTADDRESS$ -C $ARG1$ -o $ARG2$ -w $ARG3$ -c $ARG4$
        }

# 'check_snmp_uptime' command definition

define command{
        command_name    check_snmp_uptime
        command_line    $USER1$/check_snmp -t 20 -H $HOSTADDRESS$ -C $ARG1$ -o $ARG2$ -w $ARG3$ -c $ARG4$
        }

Infine, definiamo i servizi che si avvarranno dei suddetti comandi:

define service{
 use                             local-service         ; Name of service template to use
 host_name                       cisco
 service_description             Uptime
 check_command                   check_snmp_uptime!keypublic!.1.3.6.1.6.3.10.2.1.3.0!@61:900!@0:60
 }
define service{
 use                             local-service         ; Name of service template to use
 host_name                       cisco
 service_description             Last Minute CPU Load
 check_command                   check_snmp_cpu_load!keypublic!.1.3.6.1.4.1.9.2.1.57.0!80!90
 }
define service{
 use                             local-service         ; Name of service template to use
 host_name                       cisco
 service_description             Last 5 Minutes CPU Load
 check_command                   check_snmp_cpu_load!keypublic!.1.3.6.1.4.1.9.2.1.58.0!80!90
 }
define service{
 use                             local-service         ; Name of service template to use
 host_name                       cisco
 service_description             Used Memory
 check_command                   check_snmp_used_memory!keypublic!1.3.6.1.4.1.9.9.48.1.1.1.5.1!100000000!120000000
 }
define service{
 use                             local-service         ; Name of service template to use
 host_name                       cisco
 service_description             Status Interface WAN
 check_command                   check_snmp_if_status!keypublic!.1.3.6.1.2.1.2.2.1.8.1!1
 }
define service{
 use                             local-service         ; Name of service template to use
 host_name                       cisco
 service_description             Status Interface LAN
 check_command                   check_snmp_if_status!keypublic!.1.3.6.1.2.1.2.2.1.8.2!1
 }

A questo punto sarà sufficiente ricaricare la configurazione di Nagios mediante il comando:

[root@linuxbox ~]# service nagios reload

ed abbiamo finito.

Alla prossima.