Le password robuste…

Avere a disposizione grandi budget da investire nella messa in sicurezza della propria infrastruttura informatica non implica l’invulnerabilità della stessa. Con questo voglio dire che nel 90% dei casi, le attività di cracking, anche le più banali, riescono grazie all’incapacità del sistemista, del tecnico di helpdesk o dell’utente vittima.

Privacy_2.jpg

Basti pensare che su Internet vi sono migliaia di dispositivi le cui interfacce di configurazione sono accessibili digitando username e password di default. Non ci credete? Incominciate ad usare nmap, magari all’interno di qualche script bash che colleziona determinati OS fingerprint e, una volta analizzati i risultati, provate una di queste credenziali di accesso:

http://www.phenoelit-us.org/dpl/dpl.html

“L’essere umano è il vero anello debole della catena”.

Alla prossima.

Le password robuste…ultima modifica: 2012-05-05T19:09:00+02:00da nazarenolatella
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